Teatri e cinema possono ottenere un contributo a fondo perduto dell’80% e fino a 650mila euro per singola struttura per interventi di ecoefficientamento e riduzione dei consumi energetici.
Si tratta di una misura del Ministero della cultura e legata al Piano nazionale di ripresa e resilienza: a disposizione 100 milioni per i teatri e altrettanti per i cinema, con una riserva del 40% delle risorse in favore delle regioni del Mezzogiorno.
BENEFICIARI E INTERVENTI AMMISSIBILI
Possono presentare domanda di contributo i soggetti pubblici e privati proprietari e/o gestori di sale teatrali e cinematografiche, sia singolarmente che in ati o rti.
«Gli interventi ammissibili devono essere finalizzati alla realizzazione di progetti e/o all’acquisto di beni/servizi che abbiano come oggetto:
- pianificazione tecnico-economico-finanziaria, audit energetici, analisi ambientali iniziali, valutazione dell’impatto ambientale, rilievi e valutazioni finalizzate alla individuazione di criticità, individuazione dei conseguenti interventi per il miglioramento delle prestazioni energetiche;
- interventi sull’involucro edilizio;
- interventi di sostituzione/acquisizione di apparecchiature, strumenti, sistemi, dispositivi, software applicativi digitali, nonché strumentazione accessoria per il loro funzionamento, acquisizione di brevetti, licenze e know-how;
- installazione di sistemi intelligenti di telecontrollo, regolazione, gestione, monitoraggio e ottimizzazione dei consumi energetici (smart building) e delle emissioni inquinanti anche attraverso l’utilizzo di mix tecnologici».
SPESE AMMISSIBILI
Le spese ammissibili sono:
- spese per l’esecuzione di lavori o per l’acquisto di beni/servizi;
- spese per la pubblicazione bandi di gara;
- spese per l’acquisizione di autorizzazioni, pareri, nulla osta e altri atti di assenso da parte delle amministrazioni competenti;
- spese tecniche di progettazione (ivi comprese quelle per la stesura di un piano di gestione nonché quelle per le analisi preliminari tra cui le diagnosi energetiche e le analisi e valutazioni ambientali ecc.), direzione lavori, coordinamento della sicurezza e collaudi, opere d’ingegno, incentivi per funzioni tecniche;
- imprevisti (se inclusi nel quadro economico);
- allacciamenti, sondaggi e accertamenti tecnici
- spese per attrezzature, impianti e beni strumentali finalizzati anche all’adeguamento degli standard di sicurezza, di fruibilità da parte dei soggetti disabili.
Sono agevolabili anche le spese già sostenute a partire dal febbraio 2020.
La misura non è più accessibile ma i nostri consulenti sono a disposizione per verificare altre possibili misure agevolative: clicca qui