Incentivi per investimenti in beni strumentali materiali e immateriali funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi delle imprese
La Legge di bilancio 2021 ha istituito un credito di imposta distinto tra:
- beni strumentali tecnologicamente avanzati, ovvero quelli inclusi negli allegati A e B della legge 11 dicembre 2016, n. 232, rispettivamente relativi ai beni materiali e immateriali
- beni strumentali nuovi diversi da quelli inclusi negli allegati A e B ovvero i cosiddetti “beni ordinari”.
Questo credito di imposta sostituisce i preesistenti super e iper ammortamento che erano stati istituiti dalla Legge di bilancio 2016.
I beni strumentali funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi
destinati a strutture produttive ubicate nel territorio italiano danno diritto al cosiddetto credito di imposta Industria 4.0 (ex iper ammortamento).
Beneficiari
Possono accedere alle agevolazioni tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dalla natura giuridica, dalla dimensione e dal settore economico di appartenenza.
Agevolazioni concedibili
Per i beni strumentali materiali tecnologicamente avanzati il credito di imposta arriva fino al 20% per investimenti effettuati dal 2023 al 2025. Per gli investimenti effettuati nel 2022 la agevolazione arriva fino al 40%, mentre per quelli del 2021 fino al 50%.
Per i beni strumentali immateriali tecnologicamente avanzati il credito di imposta arriva fino al 20% per investimenti effettuati nel 2023. Per gli investimenti effettuati nel 2022 la agevolazione arriva fino al 50%, mentre per quelli del 2021 fino al 20%.
Modalità di accesso alla misura
Per fruire della agevolazione, i beni materiali “4.0” devono essere interconnessi al sistema aziendale. L’Agenzia entrate ha chiarito che i beni devono possedere i “requisiti 4.0” al momento del primo utilizzo; se invece risultano entrati in funzione in anticipo rispetto al possesso dei requisiti, non possono essere considerati come “nuovi”.
Le funzionalità 4.0 devono essere dimostrabile in sede di controllo tramite apposita reportistica che copra l’operato di tutto il periodo in cui il soggetto beneficia dell’agevolazione, perché non è sufficiente che il bene abbia le caratteristiche 4.0 al momento dell’interconnessione, ma è indispensabile che tali caratteristiche permangano per l’intero periodo in cui il beneficiario fruisce dell’agevolazione.
Com’è evidente, l’applicazione di questa misura agevolativa rende opportuna l’assistenza di un team di consulenti specializzati: Artemide è a disposizione per verificare i requisiti di accesso e accompagnare l’impresa o il libero professionista negli adempimenti necessari alla fruizione dei crediti di imposta.